MIRIAM 58 – Oggi, caro Andre, ho iniziato ad avvertire la stanchezza di quello che abbiamo vissuto fino a due giorni fa. Mi è salita addosso all’improvviso. Un po’ come quando cadi dal motorino e lì per lì sembra che sia tutto ok, ma poi i dolori li avverti il giorno dopo. Gli effetti lunghi li vedremo tra tanto tempo, sulla nostra psiche e sulla nostra vita. Ma quelle piccole conseguenze che si ripercuotono nella nostra quotidianità ci sono già, e ne inizio a sentire tutto il peso. Sono stanca come se avessi fatto una maratona lenta, silenziosa e sfiancante. Credevo che la fine del lock-down avrebbe portato con sé una nuova forza centripeta, ma devo ammettere che, per il momento, per me non è così. Forse, stando ferma, nella mia casa, mi ero illusa di conservare le energie, invece evidentemente le spendevo per far sì che tutto fosse apparentemente normale. E inizia ad insinuarsi, nei miei gesti e nelle mie parole, una tendenza all’incertezza, qualcosa che finora non mi è mai appartenuto. Sembra tutto incerto, oggi, tutto. Paradossalmente fino a ieri avevamo delle piccole, claustrofobiche certezze a cui appigliarci, ora siamo tornati a essere palline rimbalzanti nel flipper della vita, e non sappiamo ancora quanto durerà la partita e se ci sarà un nuovo tilt. Sembra quasi che questo virus, anche se non ci ha colpiti direttamente, ci abbia piano piano assottigliato, rendendoci vulnerabili come foglie al vento. Oggi fluttuo nel mondo, ma quella che mi tiene sospesa non è leggerezza. E’ tutta la mia fragilità.
ANDREA 58 – Sospesi. L’unica certezza è quello che abbiamo alle spalle. Il periodo della riflessione e della chiusura. Il periodo dei lavori persi fuori, di quelli cercati in casa. Il periodo delle non strette di mano e delle parole che passano attraverso un microfono. Il periodo della scrittura che mi ha fatto tornare ragazzo, che mi ha fatto tornare a Napoli quando non ho potuto più farlo con l’aereo. Il periodo nel quale mi sono seduto di nuovo nei banchi del liceo, consapevole che qualche persona avrebbe letto il mio “Penso e scrivo” di ogni giorno, il mio tema in classe della quarantena, il nostro compito d’Italiano del lockdown. Sono sospeso anche io. In una fase 2 che è iniziata nelle foto di mia madre che parla con la vicina di casa a due metri di distanza, seduta su una sedia davanti alla porta di casa. Una dentro e una fuori, a distanza regolamentare. Fischia l’arbitro, ma non è la fine. Ci sono ancora i tempi supplementari e forse i rigori. Nella fase 2 Cecilia può tornare a vedere la nonna. Aspettiamo che sia domani. Perché domani è un altro giorno, ma non è la fine di questo (periodo). Arriva la mail per rientrare in ufficio, ma forse sì, forse no, ancora un po’ di smart working dai, che tutti insieme non possiamo. Gli allenamenti riprendono, ma il campionato di calcio non ancora. L’arbitro non fischia, non è la fine: ci sono ancora i supplementari, e forse i rigori. Il vaccino non c’è, il plasma sì forse funziona, ma nessuno ne parla. Sospesa anche questa discussione. Intanto noi siamo cambiati, riscoprendoci. Sul mio balcone ci sono dodici piante nuove, ho scoperto che mi piace fare il giardiniere. Guardare una vita che nasce e cresce. Per ora sono solo piantate. Stiamo in sospeso.
Ciao Andrea, ciao Miriam e ciao Blog, ebbene si ho ricominciato a lavorare, quindi da oggi sarà un po’ più difficile riuscire ad essere SEMPRE presente qui con voi (infatti come vedete oggi scrivo di pomeriggio in un piccolo spazio che mi sono ricavato), nella nostra “piazzetta” virtuale e anche se da una parte mi dispiace molto, dall’altra vedere l’agenda di lavoro che torna a riempirsi di cose da fare dopo essere stata desolantemente vuota per ben 2 mesi, mi da un po’ di conforto e di speranza sul fatto che da questa situazione ci si possa iniziare a rialzare.
Si in effetti siamo un po’ tutti ancora SOSPESI, tra l’incertezza di questo MOSTRO che serpeggia ancora tra noi, e la necessità di riprendere a lavorare e a vivere.
Purtroppo la cosiddetta FASE 2 parla di CONVIVENZA con LUI, quindi dovremo un pochino abituarci con la testa ad averlo “sempre vicino” ma a difenderci con le dovute precauzioni.
Per un po’ di tempo sarà una vita ancora parzialmente blindata e limitata ma per ora va bene così, l’importante è RICOMINCIARE, ci adatteremo nella speranza che “i nostri EROI” trovino quel benedetto vaccino che potrebbe far tornare il nostro sorriso a 32 denti, finalmente visibile a tutti gli altri.
Buona giornata a tutti voi amici del Blog
Fabio
La mia canzone di oggi è del mitico Adriano Pappalardo “RICOMINCIAMO”
Buongiorno a tutti voi.
Ieri sera in un comune limitrofo al mio c’è stata una tragedia, come se quello che stiamo vivendo da quasi due mesi non fosse già angoscioso di suo. Erano le 16.00 quando abbiamo sentito un forte boato, le porte di casa hanno iniziato a tremare. È durato poco, ci siamo guardati negli occhi io e mio marito ma non abbiamo capito cosa fosse. Dopo qualche minuto arrivano notizie su wa di un’esplosione in un’azienda, forse c’è un morto, forse ci sono dei feriti. Da casa mia si vede un nuvolone nero. Le notizie si susseguono con il passare dei minuti e per adesso è stata accertata una vittima e alcuni feriti. Alcune abitazioni vicine sono fortemente danneggiate, detriti dappertutto, uno scenario di guerra. Siamo sprofondati in un’angoscia tremenda, mi sono resa conto che tutto ciò che stiamo vivendo ci ha resi fragili, vulnerabili. Questo periodo ci ha traumatizzati molto.
Questa notte non ho chiuso occhio pensando a tutte quelle famiglie colpite da questa ennesima dura prova.
C’era una gran voglia di normalità dopo un periodo messo in pausa, in cui il tempo è stato scandito da lancette che giravano “a vuoto”, di alleggerire una quotidianità sospesa su nuvole grigi. C’era una gran voglia di decollare volando basso, di iniziare a sentire quel vento in faccia che è sinonimo di vita.
Adesso tocca a tutti loro iniziare daccapo e di non riperdere quella fiducia che fievolmente stavano iniziando ad acquistare.
Biagio Antonacci in una sua canzone recita
“L’insospettabile giorno di serenità arriverà”, mi auspico che per tutti noi arrivi prima o poi quella serenità tanta agognata.
Mena ti mando un abbraccio! Deve essere stato terribile, ho saputo della notizia ed ho provato tanto dispiacere, la sicurezza sul lavoro manca sempre di più in Italia e al sud un pochino di più 😟
Grazie Maria Rosaria.
È stato terribile soprattutto per chi abita lì vicino. 😞
Mi dispiace tantissimo per questo. Povera gente! 😔 Come se non bastasse già il mostro che si combate!
Filomena mi dispiace veramente tanto. Ho sentito la notizia al telegiornale e ho pensato che in un momento così nero questa esplosione è stata l’ennesima tragedia ingiusta. Spero che voi però stiate bene…
Ciao Filomena. Com’è la situazione oggi? C’è ancora fumo nell’aria?
Ciao ragazzi. Il fumo ieri nell’aria non se ne vedeva anche se era nuvoloso. Grazie a tutti voi per il pensiero che avete avuto, vi abbraccio tanto.
Una tragedia in un periodo decisamente tragico…
Ti abbraccio Filomena e mando un pensiero speciale a tutte le famiglie che hanno vissuto quel momento così terribile ieri sera!
Buongiorno a tutti. Sospensione è il tema di oggi. Diciamo pure che è il tema ricorrente di questi giorni e sapevamo bene che questa fase 2 non sarebbe stata diversa, forse addirittura peggio. Le incertezze, le cose a metà aumentano, anche se tanti intorno a me ostentano una sicurezza irritante. Comincio anche io ad accusare la stanchezza di questa incertezza. La settimana prossima, in astratto, il settore giustizia dovrebbe riprendere le attività in maniera più concreta ma ad oggi non si sa con quali modalità. Avete presente l’autogestione del liceo, quando si era abbastanza “forti” da occupare la scuola? Ogni foro va per i fatti suoi con protocolli più o meno simili, polemiche, scontri tra categorie. I tribunali sono stati tra i maggiori focolai di infezione, cosa che nessuno ha messo in evidenza, si è risolto tutto con un vero e proprio “arrangiatevi”, rivolto a migliaia di cittadini (professionisti, cittadini, personale amministrativo, forze dell’ordine, magistrati)
Una sospensione che non farà altro che acuire le criticità di sistema e di tanti singoli, una sospensione con cui questa volta siamo chiamati a convivere davvero.
Siamo pronti? Sono pronto? Non lo so. In questi giorni sarei dovuto essere a Roma per alcuni concorsi pubblici a cui tenevo molto, per i quali ho sacrificato ore di sonno e di svago, sabato e domenica, uno studio che probabilmente si sarà rilevato del tutto inutile.
Possiamo sempre dire “L’importante è non ammalarsi”? Possiamo metterla solo sul piano della salute come assenza di sintomi? Poca positività, faccio il countdown per i prossimi venti giorni. Aspettando che la sospensione riduca i suoi termini.
Ciao, Ciccio. Sai che anche io studio molto e faccio dei concorsi pubblici. Da noi ora tutto è fermo. Forum e Tribunali chiusi. Le scadenze si sono iniziate solo per i processi eletronici. Quei fisici sono tutti fermati. Un abbraccio. Buon studio!
Ciao, amici!!
Stasera faccio tarde.
Sono in attesa tutto il giorno, anche se non avevo la palestra, neanche lavoro (ci stiamo facendo un rodizio al lavoro), il mio cane Achyles (un nonno di 14 anni), che ha dei problemi nel cuore, non mi ha lasciata dormire per la sua tosse costante.
Ho dovuto di uscire un pò con lui per farlo camminare apena alba, e fino ad ora sono stanchissima. Oltre le quattro medicine che prende ad ogni 12 ore, allora ne abbiamo una 5ª. Mi sento triste per questo, lo sò che devo “lasciarlo lasciarmi”, ma non ci riesco, tutto che posso fare per lui lo faccio. È il mio compagno da 14 anni, ma sento che sto prolungando la nostra soffereza, e mi dispiace tantissimo che qualcosa succeda a lui giusto in questo periodo di lontananza sociale, in cui non posso trovare neanche un abbraccio dei miei cari.
Dai ragazzi, mi dispiacete degli errori, è il sonno e la fatica d’anima per tutto questo che stiamo passando.
Un bacione a tutti!!
un abbraccio a te e al tuo “vecchietto” Achyles!❤️
Grazie, Francesca 🙏🙏🌷
Telma non essere triste, un abbraccio a te ad al tuo cucciolo anziano 😉
Grazie, Maria!!! 💋🌷🌷
Gli animali ci accompagnano sempre… non dispiacerti se fai il tutto e per tutto per il tuo cucciolo. E’ una cosa molto bella! 🙂
Grazie di cuore, Giulia!! 🌷
Figurati Telma, chi se ne frega di qualche errore, se parlassi io il portoghese come tu parli l’italiano, mi riterrei un fenomeno, un grande abbraccio al tuo cagnolino, e buona giornata.
Grazie, Fabio!! Di tutto. Buona giornata!!!!
Anche io in questi giorni mi sento sospesa in una piccola bolla di attesa. Sento che sta arrivando il momento in cui potrò uscire e in cui nonostante le precauzioni potrò camminare a testa alta, godendomi il cielo sopra di me.
Devo ammetterlo, sono stanca anche io e le mie occhiaie me lo stanno facendo notare ancora di più…
In questi due giorni, mio fratello maggiore ha portato qui i suoi bambini e la casa si è riempita di risate e giochi. I bambini avevano le loro mascherine e anche noi.
Però nonostante oggi mio nipote di tre anni e mezzo mi abbia detto: “Zia ti devo dire una cosa, te la dico piano così non senti! Ti voglio bene!”, il mio cuore era diviso in due.
Mi mancava l’altra parte, mi mancava Davide.
Anche lui questa sera ha ricevuto la visita di nostra nipote, la più grande,(figlia di sua sorella), ma io non c’ero. Eravamo divisi.
Questo tempo di sospensione degli affetti comincia a starmi stretto, è come un eterno limbo, ognuno di noi spera sia solo un passaggio ma poi la porta fa fatica ad aprirsi nonostante i nostri sforzi.
Tuttavia ci sono state tante cosa positive e quella piccola spinta la sento, ma è come se non fosse abbastanza forte, mi sento legata ad un elastico, io tiro, lui mi riporta indietro, ma io non mollo, ci riprovo sempre.
Però di tutto questo periodo mi porterò nel cuore molte cose, le dirette con Miriam (spero ce ne saranno altre anche dopo), la scrittura, le vostre parole di incoraggiamento, i vostri diari sempre gentili ed educati, il nostro salotto ormai autonomo in cui da perfetti sconosciuti ci siamo trasformati in amici.
Vorrei che tutto questo non rimanesse sospeso ad un filo che ci lega in questo periodo.
Mi piacerebbe che si trasformasse in una trave bella solida che regge un tetto e sotto questo tetto sarebbe bello trovare il divano più lungo del mondo, il nostro 1000kmrossi.
Una abbraccio forte forte a tutti!
Giulia
Sei sempre dolcissima! È Sempre un piacere leggerti
Grazie davvero <3 Un abbraccio 🙂
Bacio, Giulia!!
Giulia cara, mi spiace leggere questa malinconia sottesa…non c’è proprio modo di vedere, anche solo a distanza, il tuo Davide? In questi giorni di diario ho percepito attraverso i tuoi racconti tutto il grande amore che vi lega.
Ti auguro una buona giornata!
Un abbraccio,
Francesca
Ciao Francesca! E’ una situazione un po’ complicata. Lui abita a venticinque chilometri da casa mia e con il lockdown non abbiamo avuto modo di vederci, ma solo di sentirci. Ci sono anche altre questioni più delicate. Tuttavia lui in questi giorni sta lavorando e ci stiamo organizzando per vederci appena avrà il giorno libero. Grazie per il vostro sostegno… so che vi tedio un po’ con questa storia… scusate 🙂
Assolutamente non scusarti… La famiglia dei km rossi è sempre pronta a supportare ciascuno…lo avete fatto con me quando vivevo la difficoltà del lavoro e lo facciamo ora con te che stai vivendo questo momento complicato lontano dal tuo amore grande!
Anche a me piacerebbe molto che tutto questo che hanno messo in piedi Andrea e Miriam e che noi stiamo alimentando pian piano non abbia una fine.
Cara Giulia, ti auguro di cuore che presto tu e il tuo Davide possiate finalmente essere vicini, un abbraccio e buona serata. Fabio
Siamo nella fase 2, un passo in più per poter respirare fuori, vedersi con i nostri parenti e andare a comprare le cose necessarie per la nostra quotidianità, Alcune persone sono convinti che è tutto finito, ma non è cosi. Ho paura che possa aumentare i contagi visto che alcune persone continuano a girare in città senza mascherine, fumare ed a non rispettare gli altri. Comunque da quando sono in quarantena è stata la pausa di riflessione migliore della mia vita.
Speriamo bene.
ciao a tutti.
Ciao a tutti!
Oggi sono andata al pub per fare la riunione con i miei colleghi ed il mio titolare; vedere il locale abbandonato e senza quei segnali di passaggio, mi ha fatto pensare a quando fai un sopralluogo in una città oramai disabitata dove il deserto la fa da padrone e che le luci, i rumori e le risate delle persone le puoi solo immaginare. Abbiamo unito dei tavoli e ci siamo rigorosamente seduti a più di un metro di distanza gli uni dagli altri, e dopo i vari convenevoli,si è cominciato ad illustrare un possibile menù, prima il cuoco e poi l’addetta ai panini hanno proposto le loro idee, molto interessanti a mio parere, ho ascoltato e mi sono guardata bene dal fare critiche, lavorando solo un paio di giorni alla settimana non mi sembrava il caso, anche perché sono poco considerata. Ho aspettato pazientemente che si arrivasse al mio momento: i dolci! Loro hanno fatto delle proposte, io li ho spiazzati ed ho tirato fuori dalla mia borsa termica i miei dessert ed ho avuto anche accortezza di portare dei cucchiaini usa e getta, hanno assaggiato e sono piaciuti! In particolare proprio al mio titolare ed al cuoco! Ho provato molta soddisfazione, ora spetterà al proprietario decidere se includerli nel menù. Abbiamo anche mangiato una pizza insieme, sono stata via di casa cinque ore e devo dire che sono stata bene; era oramai più di due mesi che mancavo di casa tutto questo tempo. Ho sentito questo senso di euforia fino a che sono arrivata a casa, ma poi chiusa la porta mi ha preso un senso di spossatezza e di malinconia, non riesco a spiegarmi perché, poi ho letto il tuo diario Miriam, quindi forse tutti stiamo avendo un po’ una sensazione di vertigine come quando scendi dalle montagne russe. Sì perché una parte di me sente questo bisogno di vivere e di scoprire il mondo fuori, mentre un’ altra si sente sicura a casa. Proprio così, mi sento sospesa.
Un abbraccio ♥️
Brava Maria Rosaria! Hai fatto bene a farti trovare pronta con le tue prelibatezze. Non importa quanto lavori in un posto, ma come ci lavori e tu mi sembra che lo fai con passione! 🙂
Grazie! Si è un lavoro che amo molto, grazie ♥️
Immaginavo la scena, managgia, vorrei anche io provare i dolci!!!!! Complimenti!!!
Grazie ♥️ sei sempre tanto carina
Io incrocio le dita per te 😉
Grazie ♥️
Grande mossa Maria Rosaria, è importante far vedere la nostra passione in quello che si fa, specialmente sul lavoro, per me è un elemento distintivo di grande valore. Vedrai che averli sorpresi in quel modo ti porterà i risultati che speri, ma secondo me soprattutto accrescerà la fiducia dei titolari in una brava persona come te. Buona giornata e in bocca al lupo. Fabio
Se e quando faremo questo raduno tra noi dei 1000km rossi io porterò i casoncelli bergamaschi con la ricetta della mia nonna e tu porterai queste torte che hanno reso felice te che le hai preparati e i tuoi titolari… Certe soddisfazioni hanno la capacità di rendere la giornata migliore!!
Buonasera a tutti! Questa sera vi propongo una canzone resistiré dedicata a questa momento delicato della nostra vita. La trovate su YouTube. Purtroppo ci vuole tanto coraggio e forza e dobbiamo ripartire piano piano ma dobbiamo ripartire. Giornata impegnativa passata 5 ore davanti a uno schermo a fare le lezioni online. Ringrazio la musica che in questo momento mi trasmette un po’ di energia e forza e mi aiuta a superare un pochino anche i miei problemi familiari. Speriamo bene!Buonanotte a tutti voi.
Ciao! Mi puoi dire il Titolo della canzone?
Se scrivi resistiré 2020 la dovresti trovare è una canzone in spagnolo
Ci vado a guardare 😉 grazie
Di niente fammi sapere se ti piace😘
È bellissima! Ci sta davvero in questo periodo!
Si vero😉😘
E’ questa ? se si è bella !
Si è questa!Ce l’ha fatta sentire la madrelingua di spagnolo
Degli amici cubani mi hanno mandato anche questa, che per me che ballo salsa, è bellissima, ascoltala e dimmi che ne pensi: Havana D’Primera – Quiero Verte Otra Vez (quedate en casa)
Bella la canzone che mi hai inviato
Buonasera ragazzi,
è proprio così questa situazione al momento ci lascia sospesi..
ciò che più mi ha colpito oggi è vedere mio figlio di 8 anni che, nonostante rivedeva i nonni di persona dopo due mesi, quando si è avvicinato il nonno per salutarlo, la sua reazione è stata quella di indossare la mascherina che aveva tolto perché i nonni erano alla giusta distanza di sicurezza..
riuscirò a rassicurare presto mio figlio che la vita non è solo un virus da cui difendersi e da cui proteggere i nonni?
Speriamo…
buona serata
Ivana
Peccato, Ivana, ma è comprensibile, anche io mi allontano delle persone senza rendermi conto.
Aspettavo la pagina di diario per poter lasciare il mio commento e poi gettarmi di peso a letto.
Mattinata impegnativa con Amelie dal veterinario, nulla di grave ma per un paio di settimane dovremo fare una cura per cui questa sera credevo avrei sudato 7 camice per riuscire a darle il cortisone…e invece, “Ameliedivoracibo” ha mangiato tonno&cortisone per cena!
Questa mattina mentre aspettavo pazientemente fuori la Clinica che qualcuno venisse a chiamarci guardavo le persone in coda con me, guardavo Amelie (come sempre terrorizzata dal veterinario) e cercavo di immaginarmi come sarebbe avvenuta questa benedetta visita. Poi si è presentata all’ingresso una dottoressa molto giovane e gentile, mi ha chiesto di raccontarle quanto accaduto e poi si è presa la micia e si è chiusa nell’ambulatorio. Io avrei dovuto aspettare fuori in giardino. Sono rimasta 45 minuti fuori in attesa… tempo sospeso, tempo in cui il barboncino della mia vicina in attesa si agitava ogni volta che vedeva un gatto, tempo in cui una coppia è arrivata in Clinica per salutare il loro cane che, evidentemente, aveva subito un delicato intervento chirurgico; tempo in cui il gatto della clinica e un gatto di strada si sono azzuffati generando ulteriore agitazione nel cagnolino.
Tempo sospeso in cui io, abbastanza preoccupata, guardavo la porta e l’orologio perché volevo riavere con me Amelie augurandomi che non ci fosse nulla di troppo grave e al tempo stesso riavere la gatta voleva dire una sola cosa: pagare, mettermi in macchina, lasciare Amelie in casa e andare al lavoro.
Tempo sospeso, tempo per me.
Tempo per coltivare relazioni a distanza.
Io mi sto ingeniando per preparare una super sorpresa per il compleanno di Chiara. L’idea grandiosa è già pronta, adesso devo solo farla diventare reale e partire con il progettO. Alla fine del mese mancano circa 20 gg devo darmi da fare se voglio (come speso) farla emozionare tanto quanto mi sono emozionata io con le orchidee..
Questo tempo sospeso potrebbe essere, per qualcuno, motivo di riflessione magari durante una camminata nel parco o semplicemente durante un giro in bicicletta.
La prudenza non è mai troppa, quindi cercare tutti di fare attenzione.
Vado a dormire ora sperando che domani mattina la sveglia suoni, altrimenti sarò costretta a convicere Amelie a svegliarmi ogni mattina.
Buona notte amici!
Francy
E come và Amelia, sta meglio?
Ieri era il primo giorno di medicina..la dottoressa dice che già dopo la prima settimana mi ha detto che potranno esserci dei miglioramenti… speriamo! 🤞🏻🤞🏻🤞🏻
Buona giornata cara!
Speriamo bene!! Buona giornata!!
Forza Amelie
Che bel nome Amelie! Mi ricorda il film… uno dei pochi film francesi che mi sono piaciuti tantissimo 🙂 Forza che ce la farete 🙂
Le mie amiche e alcuni colleghi di lavoro mi continuano a dire che dovrei guardarlo quel film perché sembra che ci siano molte cose in comune tra me e la protagonista. In realtà Amelie si chiama così perché la proprietaria della mamma l’aveva chiamata così…a me è piaciuto e quindi è rimasta Amelie anche per me!
Oggi la situazione è un po’ meglio, bisogna però avere pazienza!
Grazie a tutti per gli auguri!
Questo 2020 continua ad essere l’anno della discordia. Immagino che, avrete appreso la notizia dai tg dello scoppio di una fabbrica di plastica in provincia di Napoli. Uno scoppio e tutto cambia. Una vita che è stata strappata e altri feriti. Ho la sensazione che la vita piace mettere lo sgambetto a tutti, come se non fosse mai abbastanza di quello che stiamo vivendo. Non sono arrabbiata, però mi sento che la nostra vita e le nostre emozioni sono sotto torchio. Quante cose dobbiamo imparare ancora? Quanta speranza abbiamo bisogno per sorridere? Ogni giorno dobbiamo cantare “di fronte ai drammi più brutti, il sole esiste per tutti”. Il sole c’è e io lo vedo. Lo vedo perché è il mio bicchiere mezzo pieno. Allo stesso tempo, mi rendo conto che non tutti vedono il bicchiere mezzo pieno. Lo vedono vuoto. Per tutti gli italiani che stanno aspettando un pagamento oppure di rientrare a lavorare perché non hanno altre strade, non hanno un piano B. Eppure, come possiamo dare la forza a loro? Come potremmo trasmettere la nostra positività, speranza e fiducia, a tutte quelle persone che non sperano, non credono più? Mettersi nei panni degli altri è così difficile? Non lo facciamo perché ci convinciamo di non poter capire o perché non abbiamo la forza di farlo realmente? In questi giorni, potremmo trovare le eventuali risposte a queste domande, così potremmo cambiare un po’ noi stessi solo per arricchirci di più. Infondo la vera ricchezza risiede nei cuore.