MIRIAM 55 – Il mio due maggio, caro Andre, è stato soprattutto attesa. Un sentimento che forse non ho neanche percepito in maniera conscia, fino a quando non ho capito cosa stessi aspettando. Ed è tutto in quell’immagine che ti ho mandato su wa alle 20. L’attesa, durata un giorno intero, di affacciarmi al belvedere davanti casa insieme ai miei bambini, per il loro secondo giorno di passeggiata, per vedere la nostra maestosa città, adagiata sul mare, placida, rassicurante. E mi sono resa conto che ci stavo pensando da stamattina, mentre facevo colazione, e ho continuo a pensarci in maniera inconscia tutto il giorno.
L’attesa di un qualcosa di così semplice, eppure di così prezioso, in questo momento.
E mi accorgo che anche i bambini attendono le 19 per tutto il giorno, è diventato un momento importante e irrinunciabile. Un nuovo gesto, una nuova routine. Ed io che mi sono sempre lamentata con loro che non riuscissero ad apprezzare ciò che avevano, adesso li vedo desiderosi di cose semplici, come due passi, come uno scambio di sguardi con un loro amico sul marciapiede di fronte.
Piccole cose, piccoli gesti. Nuove quotidianità. Tutto quello che finora, in questo diario, abbiamo solo pensato, immaginato. Ora è realtà, e anche se non è proprio come avremmo sperato, è qualcosa di importante lo stesso. E per il momento, visto che l’attesa mi mette addosso una sensazione di piacevole gioia, va bene così.
ANDREA 55 – E’ un nuovo mondo. E ho iniziato a frequentarlo. Sono due giorni che esco, anche se sempre isolato: ieri per svuotare una cantina di una casa che tra una settimana non sarà più mia (che lo è stata, in realtà, solo per dieci giorni, prima che mi trasferissi a Londra) e oggi per ritirare la spesa da Coop. Nel giorno 31 avevo scritto che mi sentivo impacciato , ero uscito per la prima volta e mi sembrava di non fare più parte di quel mondo. Torino era un lunghissimo agosto. Oggi, invece, ho scoperto di essermi abituato: metto la mascherina prima di uscire, entro in macchina e la abbasso per poter respirare meglio. Poi la alzo ancora quando esco dalla macchina. Nel frattempo infilo i guanti in lattice. E porto con me sempre due paia, uno infilato nella tasca destra dei pantaloni, di sicurezza. Porto sempre anche uno spray igienizzante, anche quello di sicurezza. Non ho ancora identificato bene per quale sicurezza e per quale grado di sicurezza. Ma mi sento un po’ più protetto. Quest gesti hanno iniziato a far parte di me, la mascherina ha sostituto il nodo della cravatta o la cintura dei pantaloni. Ho notato anche un’altra cosa: Torino non è più in un lungo agosto, ma come Benjamin Button sta tornando indietro nel tempo. Ora è immersa in fine Luglio, dove si vedono più persone per strada. Oggi, però, abbiamo raggiunto un triste primato: abbiamo avuto lo stesso incremento di casi positivi della Lombardia, ma con meno tamponi. Siamo la regione con il peggior dato del giorno. E non è un vanto, anche se qui la rivalità con Milano si sente perfino in questo. La Campania è sempre più lontana nei numeri e, forse, anche nel tempo in cui ci rivedremo. E’ una nuova quotidianità. Per noi e per voi. I miei movimenti, in guanti e maschera, sono più fluidi. Ma non mi sento ancora tranquillo.
Ciao a tutti famiglia, quante stranezze, quante domande e quanti pensieri.Però che bello perché mi rendo conto che non solo io faccio determinati gesti e ho determinati pensieri, siamo in tanti.
Dunque io sto vivendo una realtà leggermente diversa essendo all’estero,qui da un paio di settimane si può uscire 1h al giorno a giorni alterni nel raggio di 2km, inizialmente non uscivo,mi veniva l’ansia da mascherina e il resto, mi ha sempre innervosito la mascherina, poi quando potevo immancabilmente pioveva. In questa settimana invece sono riuscita a uscire 2 volte,complice il sole che mi invitava ad uscire, e oggi mi sono resa conto che inizio ad accettare la mascherina senza fastidio,i nuovi gesti prima di uscire,prendi mascherina prendi il gel e via…mi sto abituando a questa mia quotidianità particolare,vivendo in albergo da 2 mesi spesso mi chiedo come sarà il mio rientro in Italia e spero di avere notizie concrete domani, provo a immaginare e subito penso che dovrò abituarmi a un’altra nuova quotidianità, iniziare la fase 2 con un isolamento preventivo per 2 settimane e quindi torno in fase 1 e poi riprendere un altra quotidianità con nuove abitudini…. sinceramente sono piuttosto stanca e stressata da questa mia condizione,non vedo l’ora di poter tornare a casa ma allo stesso tempo sono felice perché ho conosciuto persone nuove,voi,che riempite i miei momenti tristi con i vostri racconti e mi rassereno un po’. Grazie.
Buona domenica famiglia.
Ciao, Tania, ma dove stai?
Buongiorno a tutti voi!!
Per qualche giorno non ho scritto, ma vi ho letto comunque con l’email che arriva.
Si è vero, la nostra vita è cambiata. Sono stati due mesi di prigioni, privi di libertà, che se volevi un pò di aria dovevi andare o in cortile, o ti dovevi affacciare dalla finestra di casa.
Finalmente domani è 4 Maggio e potremmo fare qualcosa in più, se pur poco.
La prima cosa che farò domani mattina, è andare ad Aversa a far visita ai miei nonni. Non vedo l’ora, credetemi. Trascorrerò qualche ora con loro, parlando e bevendo qualche bicchiere di vino.
in settimana vedrò anche qualche mio amico. Lo so che non si può vedere gli amici, ma io non ci riesco, non ce la faccio più. Ho bisogno anche di vedere il mio migliore amico Paolo.
Spero che, almeno presto, si potrà andare ad ammirare il mare e sentire la pace e quelle bellissime sensazioni che sa dare. Mi manca tanto anche questo.
Ma, già siamo ad un buon punto. Non è molto quello che si potrà fare da domani, ma già è qualcosa.
Ciao a tutti!!!
La mia bella attesa del giorno: leggervi!! (Ed ho imparato a farlo tarde, così più amici hanno già scritto!)
La mia nuova quotidianità: la mia propria casa!!
Oggi sono arrivata, dopo tanti giorni, alla mia propria casa con i miei cani. Non solo loro si sentono persi dopo partire dalla casa ed il giardino dei miei genitori, ma anche io, che lascio di essere solo figlia per tornare alla mia realtà.
Appena mi sono arrivata, mi è venuta la voglia di piangere, così, di getto, col pensiero che non sapessi più vivere da sola (come se non vivessi lontano di loro da 15 anni). Mi sono presentata nuovamente alle camere, e piano piano mi sono calmata. Che strano e difficile di farlo. Non me lo aspettavo, davvero. Il silenzio della casa, i cani che mi seguivano sempre. Ora questo mi fa ridere, ma prima mi stringeva il cuore.
Passata la delusione, mi sono arrivate le cose belle del giorno.
Prima, appena sono uscita al mio balcone, mi rendo conto e ricordo che da li si può vedere la casa della mia sorella maggiore. Di subito mi è venuta la voglia di abbracciare le mie nipote, ma non ne posso. Mi fa ridere ricordare che la mia sorella e le sue figlie pensano che io passo fame, e la piccolina, Linda Maria, di 8 anni, spesso viene da me con un sacco di cose… pane appena fatto, fagioli, ecc. Un amore.
Dopo, anche mi sono ricordata che abito viciono al mare!! Ma me ne sono scordata, davvero!! Peccato che dal mio balcone non si può guardare il mare, ma si sente il vento che da me sempre soffia forte (a volte questo vento mi fa arrabbiare).
Per dimenticare un pò la voglia di andare dalla mia famiglia di qua, mi sono immersa alle mie lezione di matematica per due ore, quando mi arriva una ottima notizia: dal 4 maggio, oltre tornare al lavoro, posso tornare a fare la palestra, 45 minutti, controllati, poche persone alla volta.
Vabbè, amici, questo è stato il mio giorno. Niente di particolare, ancora sentendo la mancanza di “dentro” dalla casa dei miei, ma anche il sapore del “fuore” da me.
Un bacione a tutti!!! In attesa di un domani molto meglio a tutti noi!!!
Ciao a tutti!
Nel giro di circa due mesi la nostra quotidianità è cambiata ed adesso cambierà di nuovo; anche per me sta diventando meno faticoso uscire con mascherina, guanti ed il fedele gel. È vero che mi sento più serena, mi soffermo a guardare la natura, oggi poi sembrava estate.
Tutti stiamo attendendo questo fatidico lunedì 4 che non ci darà la libertà, ma comunque potremo fare qualcosina in più. Francesco e Fabio sono contenti di poter trascorrere più tempo all’aria aperta.
La parola attesa mi fa sempre venire in mente il quadro di Lucio Fontana dal titolo “Le attese”: per chi non lo conoscesse, si tratta di una tela rossa con 2 squarci verticali. Ecco io vedo così la nostra fase due, la tela ha due aperture ma non riesci a vedere all’interno di esse, quindi lo puoi solo immaginare. Forse state pensando che io vaneggi, ma per me quell’opera è davvero un capolavoro. Io sono una grandissima appassionata d’arte; i miei pittori preferiti sono Renè Magritte e Caravaggio, amo visitare i musei (ed anche più di una volta), un quadro o una scultura riescono a trasmettermi un sacco d’emozioni.
Un abbraccio ♥️
Ciao Miriam e Andrea, ciao a tutti amici del blog, sono stata un po silenziosa in questo periodo ma vi ho sempre letto, soprattutto la sera prima di andare a dormire, anche per ricaricarmi un po’ magari dopo qualche giornata un po’ grigia. Da qualche giorno son ritornata alla vecchia vita di prima… Senza orari e le tante cose che nonostante tutto non sono cambiate (purtroppo alcune persone rimarranno sempre le stesse, mi sono arresa), spero di tenere fede ai propositi di cambiamento che mi ero promessa e di trovare prima o poi quel coraggio che mi liberi dalle tante paure e mi porti ad una maggior serenità… Quella serenità che inaspettatamente ho avuto oggi dopo giornate un po’ combattute seduta su una panchina riparata da un albero con le prime foglie verdi di primavera e quel cielo azzurro illuminato da un sole già più caldo in compagnia del mio amore seduto accanto a me e dove per la prima volta ci siamo guardati negli occhi senza mascherina dopo tanti giorni distanti ed è stata una sensazione strana riverdersi così dopo tanto tempo ,rivedere quel sorriso e quegli occhi che mi guardavano senza copertura mi ha rasserenato mi ha ridato di nuovo speranza ed è stata una bella emozione che mi ha poi accompagnata per il resto della giornata e che porterò per sempre con me tra i ricordi più belli e preziosi di queste giornate particolari..
Buona notte a tutti, un abbraccio ❤️
Ma che bella giornata, Simone, rivedere il fidanzato!!! Si, un ricordo tra i più belli di questo momento!!! Mi sono emozionata!
Grazie Telma.. Eh si rivedersi senza mascherina anche se per poco è stato emozionante per fortuna possiamo avere almeno questi momenti felici, un abbraccio al tuo bel Brasile e alla tua splendida famiglia 😉😘
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Ciao Miriam ciao Andrea e ciao Blog.
Vecchia QUOTIDIANITÀ’, sostituita da questa nuova QUOTIDIANITA’, che a breve sarà sostituita da un’altra NUOVA QUOTIDIANITA’…
Sembra incredibile, ancora non mi capacito, ma oggi sabato 2 maggio 2020, è stato il PENULTIMO GIORNO DI QUARANTENA, dopo 2 mesi chiusi in casa vissuti tra mille paure e pensieri, senza poter uscire ne incontrare nessuno, da dopodomani con le dovute limitazioni, potremo tornare ad essere “quasi” LIBERI.
Oggi è stata una bella giornata di sole, con una lieve brezza primaverile che lo ha accompagnato, chissà perché iniziata con un po’ di morale basso, ma poi la testa mi ha portato verso altri lidi un po’ più sereni.
E’ stata una giornata di lavoretti tipici del fine settimana “cercati ad hoc”, forse proprio per non pensare all’evento STORICO di lunedì, forse per ingannare la mia mente facendole credere che no, “non può essere che davvero tra meno di 48 ore si ritorni in pista”.
E allora via veloce a sistemare il box, tagliare il giardino, dare una mano in qualche piccola faccenda di casa, portare dei rifiuti in discarica (riaperta con gli orari normali solo oggi), un salto in farmacia sotto casa dove addirittura siamo riusciti a scambiare un paio di battute spiritose e due risate con il dottore, (cosa che fino ad oggi, nei momenti più difficili era praticamente impossibile), e poi lavorare a PC per predisporre alcune pratiche che ho dovuto aggiornare prima di ripartire con il mio lavoro ad inizio settimana.
Se mi guardo indietro adesso, mi sembra che il tempo sia volato, sono passati circa sessanta giorni (che prima non passavano mai), da quando io non sono più uscito di casa, ma se devo essere sincero, mi sembra quasi di non essermene nemmeno accorto, forse perché aiutato dalla tecnologia, tramite la quale sono comunque riuscito a mantenere una parvenza di contatti umani, forse perché come faccio sempre, non riuscendo mai a stare fermo, ho cercato e trovato un sacco di cose di cui occuparmi, cose che magari prima non riuscivo a fare, cose che lasciavo li in attesa con la scusa “non ho il tempo”, ma che magari si trattava solo di non aver voglia di fare.
Ora invece ho dovuto guardarmi allo specchio, darmi da solo una pacca sulla spalla, prendermi per il bavero e dirmi “dai ragazzo, ora non hai più scuse sbrigati e fai quello che devi fare”.
Devo dire che davvero mi sono mancate molte cose del mondo la fuori, ma forse neanche più di tanto, perché qui dentro con il tempo, ho ritrovato un equilibrio con me stesso, e dopo lo scoramento, il disorientamento e la perdita di riferimenti iniziale, mi sono “adattato ed adeguato”, in maniera quasi Darwiniana alla nuova situazione, e mi sono sentito a mio agio e soprattutto al sicuro.
Ora invece, forse un po’ per paura mi verrebbe da dire, quasi fossi un prossimo nascituro in attesa di essere partorito, “dai restiamo ancora un po’ così, qui dentro il caldo e la protezione del pancione”, spostiamo ancora un po’ più in avanti la ripartenza per evitare di ricominciare subito con quello stress di prima del MOSTRO, che mi aveva portato a stare parecchio male.
Insomma alla fine è stato un sabato di attesa, nel quale ho giocato a scacciare i pensieri, ma più o meno quasi un “SABATO QUALUNQUE, un sabato italiano, e il peggio sembra essere passato”, se non fosse che dopo una clausura contronatura durata circa 2 mesi, tra meno di 2 giorni si tornerà ad un passo dalla nostra vita normale, e questa dopo ciò che abbiamo vissuto, non è per niente UNA COSA QUALUNQUE…
Buona serata a tutti voi amici del Blog
Fabio
La mia canzone di oggi è del grande Sergio Caputo, “Sabato italiano”
La fase due di questo terribile momento si sta avvicinando piano piano a passo incerto.
Come dice la stessa parola “Fase”, ci troviamo in un momento di transito che dovrebbe traghettarci verso un altro porto, speriamo più sicuro di quello da dove siamo partiti.
Il mio animo si divide tra il mio innato ottimismo e la paura di trovarmi come nel film con Will Smith “Io sono leggenda” .
Non ho paura che mascherine, guanti e gel disinfettante diventino il nostro corredo quotidiano, forse la mia paura più grande e recondita è quella di rimanere ferma, di non poter andare avanti e di non avere altre opportunità.
Io sto aspettando di poterla fare questa benedetta passeggiata, sto aspettando che Davide possa venire a prendermi e possa abbracciarmi e lo so che non si può, ma dopo due mesi in cui non si vede qualcuno che si ama profondamente come si fa a non abbracciarlo? Come si fa a non volersene più separare? Eppure io e lui abbiamo affrontato l’ennesima prova che ci ha dato ragione di pensare che siamo ancora più forti e di questo ne sono sicura. Però per favore adesso basta, abbiamo compreso che la vita è fatta di sfide ma forse è arrivato il momento di un po’ di pace.
Non vedo l’ora di potermi rimettere le mie scarpe preferite, i mie pantaloni “alla persiana” blu con una maglietta colorata e una giacca abbinata.
Non vedo l’ora di poter entrare di nuovo in una libreria, sentire l’odore della carta stampata e finalmente comprare un altro libro che sarà opportunamente inserito nella mia libreria già straripante.
Non vedo l’ora di vivere una nuova vita che arriva proprio nella seconda fase dell’anno.
Un abbraccio infinito a tutti!
Giulia
Giulia… una libreria… un caffè… non vedo l’ora!!!
Ciao a tutti amici del blog…
oggi voglio raccontarvi una cosa bella. Una storia di amicizia; un’amicizia tra donne; un’amicizia nata per caso tra le sale di una scuola di danza e portata avanti anche quando ognuna di noi ha smesso di ballare; un’amicizia riscoperta davanti a del buon cibo, un’amicizia che vuol dire condivisione, un’amicizia che ti consente di raccontarti e di ascoltare perché sai che loro saranno sempre pronte a sostenerti. Un’amicizia nata prima della quarantena ma che in questa quarantena ha avuto modo di rafforzarsi.. Tutto merito delle video chiamate Whatsapp che all’inizio anche a me poco piacevano ma che, adesso, sono un’appuntamento fisso settimanale o, in casi di estremo bisogno causa ” sono emotivamente a pezzi per via del mostro”, anche quotidiano.
Insomma… un’amicizia importante…
Oggi è il compleanno di Laura così ieri sera dopo la tradizionale video chiamata del gruppo whatsapp”Amiche ai tempi del Covid-19″ (lo so non siamo state molto fantasiose 😉 ) abbiamo organizzato una video chiamata top secret per organizzare quella che sarebbe stata la festa a sorpresa durante la quarantena; ed è partita la macchina organizzatrice: io avevo appena sfornato dei cornetti che avrei utilizzato l’indomani come dolce su cui avrei acceso la tradizionale candelina, Vania avrebbe attaccato alla parete la scritta “Buon compleanno” ed Elisa avrebbe preparato un pacchetto regalo. L’idea era quella di chiamare Laura intorno alle 11 “così può dormire un po’ di più” e poi non appena si fosse connessa avrei fatto partire la canzone “tanti auguri a te”.
Così questa mattina ci siamo ritrovate pochi minuti prima per controllare che tutto fosse pronto. Abbiamo deciso di non mostrarci ma, invece, di mostrare a Laura quello che avevamo preparato. Eravamo tutte preparatissime e, secondo me, anche un po’ emozionate e speranzose che la sorpressa avesse successo. Io da parte mia mi auguravo che la musica partisse per tempo…
Così aggiungiamo Laura alla conversazione e rimaniamo in silenzio perché (per fortuna) la musica è partita in tempo.. Lei ha avuto bisogno credo di 10 secondo per rendersi conto di quello che stava succedendo e poi ha cominciato a ridere, a ringraziare e secondo me anche a trattenere le lacrime di contententezza.
Ci eravamo riuscite!! Vania, Elisa ed io eravamo riuscite nella nostra impresa. Laura ha soffiato la candelina dopo aver espresso il desiderio e ha continuato a ringraziare tutte noi per questa sorpresa così inaspettata.
Sono grata alle mie amiche perchè soprattutto in questo tempo di pesantezza data da quello che ciascuna di noi sta vivendo riescono ad essere la spalla su cui posso appoggiarmi quando ho qualche giornata storta. Loro sanno di poter contare su di me e, anche se non lo dico molto spesso, sono felice che la scuola di ballo ci abbia fatte incontrare.
La mia nuova quotidianità oggi mi insegna questo: un piccolo gesto, anche a distanza, arricchisce chi lo riceve ma anche chi lo dona. Per cui…Ancora tanti auguri Laura! e grazie a te, Vania ed Elisa per essermi amiche!
Buona serata a tutti!
Francy
hey!!! Che festa!!! Complimenti a voi!! Auguri alla amica!! Bello iniziare il giorno così felice!!
che bella cosa che avete fatto, davvero commuovente, ciao e buona domenica Francesca
La nostra vita è già cambiata:abbiamo intrapreso nuove abitudini,il mio soggiorno è diventato il mio posto di lavoro, tutto oramai avviene attraverso sui social. Stiamo imparando a maneggiare guanti e mascherine per uscire…sto pensando in questi giorni a come passeremo l’Estate la mia stagione preferita dove sono nata. Per me l’Estate significa mare e uscire fino a tardi con gli amici. Quest anno ci dovremo accontentare del poco che riusciremo ad avere. Sono sicura che impareremo ad apprezzare di più la natura,forse a rispettarla maggiormente.Ci sono però delle cose e dei valori che non cambiano: come per esempio la famiglia, i nostri affetti, la gentilezza, l’amore verso gli altri. Non ci resta che augurarci il meglio!
Martina
Nel momento i cui lo apprezzeremo senza lamentarci avremo compreso un po’ di più di questa storia.
Attesa e nuovi gesti. Due facce di una stessa medaglia, una moneta che ha iniziato il suo corso a fine febbraio e che maneggeremo ancora per un po’. Aspettiamo una fase 2 che non sappiamo cosa e come sarà e abbiamo imparato a gestire guanti e mascherina che pure saranno nostre fedeli compagne. Ci prepariamo ad una nuova vita, una nuova quotidianità fatta di paure, isterie, nuovo modo di lavorare, di viaggiare. Io non sempre capisco quelli che dicono di amare le sfide, mi sembrano inutili bellimbusti da fotoromanzi dei giornali per signora. Gente che parte incendiaria e finisce pompiere. Guardavo anche io la sera che scendeva su Torre dal mio terrazzo. Lunedì sera che rumore avrà? Lunedì mattina come mi sveglierò? Cosa farò, dove andrò? Battisti avrebbe concluso con un “Piangeròòòòòò”, io non voglio e non posso permettermelo.
Non sono forte come vorrei, ho tanti dubbi, e potrei cedere all’agitazione ma la nuova quotidianità mi chiama e mi tocca rispondere, con guanti e mascherina. Una cosa bella c’è: in Campania possiamo andare a correre e senza mascherina dalle 6 alle 8 del mattino… Mare mio aspettami che lunedì mattina corro a salutarti.
E la colonna sonora sarà questa: https://www.youtube.com/watch?v=uZAsfB1Np-8
Ciao Ciccio! Ma anche tu sei di Torre del Greco?
Si Maria Rosaria.
Ma dai! Bellissimo! A me torre del Greco manca un sacco. Sarà sempre la città più bella del mondo. Io sono del centro storico.