Il diario di oggi è di Matteo, che ha colto in pieno il nostro tema di ieri sera, per raccontarci quali sono i punti su cui intende costruire, da oggi in poi. Grazie Matte.
Buongiorno amici del blog! La mia Pasquetta è stata per così dire,”costruita”! Che bella parola avete trovato, per descrivere questo nuovo processo che ci aspetta. Questo percorso di crescita completamente diverso, pronto ad aprire le porte delle nostre vite senza nemmeno bussare. Costruire. Può avere molti significati, questo termine.
Creare qualcosa di nuovo, ad esempio un nuovo lavoro, da casa, aiutando gli altri, imparando ad usare il mondo online ancora meglio, cosa che sto facendo io per primo.
Costruire nel senso vero del termine, per passare il tempo, da un semplice oggetto( come il portapenne che sto cercando di creare con un po’ di fantasia) ad un nuovo accessorio, mobile, o qualsiasi altra cosa vi venga in mente.
E queste erano le descrizioni più “banali”, per così dire.
Il tuo messaggio, Miriam, è ben diverso. Riguarda una sfera più ampia, più difficile da gestire e allo stesso più bella. La nostra vita, la nostra interiorità. La nostra fase 2, per riprendere le tue parole. E quelle di Andrea.
Costruire da adesso in poi delle nuove abitudini, degli schemi che ci permettano di apprezzare nel modo giusto quanto sta accadendo. E quanto sta accadendo secondo me è tutta una conseguenza. Molti erano stati i segnali a cui non abbiamo voluto dare ascolto. Segnali di un mondo che stava morendo, oscurato dagli abomini compiuti dagli esseri umani. Guardiamo alle torri gemelle, le guerre, i cambiamenti climatici con estati bollenti, come fossimo in un deserto. E poi lo smog, ad inquinare un bellissimo panorama chiamato natura. Vogliamo metterci gli incendi, i maremoti( secondo me per colpa di qualche bomba gettata qua e là), le notizie continue di donne umiliate, ammazzate come fossero bestie. E poi la crisi economica, che ha portato il mondo a privarsi di una parte fondamentale per restare in vita. Il ceto medio. Si è creata una tale differenza tra ” ricco” e ” povero”, che nelle mie stesse cerchie posso distinguere chi vive diciamo bene, e chi invece è costretto ad arrancare.
Sia chiaro, questa cosa riguarda tutti. Me per primo.
Quasi dimenticavo… lo sport. Lo sport. Io amo lo sport. Si può dire che se non sono nato con una palla in mano, poco ci manca.
Il tennis, per citare quello che pratico. Il calcio. E tutto il resto. Se ricordo bene, non dovrebbe essere un qualcosa che ci accomuna, che ci riunisce? E non parlo di tifo. Parlo di passione di farlo.
Oggi invece è diventato tutto un business, un giocare, correre, apparire, per arrivare a qualcosa in cambio.
Dove sono finite le partite vere? Quelle che quando finisci tutto sporco, sudato e stanco, sei felice per il solo fatto di esserti divertito?
Ora, capisco che il mondo reale deve essere un po’ imperfetto, la perfezione annoia.
Ma come si dice, il troppo poi fa male.
Dicevo che la mia Pasquetta e’ stata costruita. Nella mia mente. Apparecchiando la tavola, con una quantità infinita di carne( salsicce comprese) ho chiuso gli occhi. Mi sono creato, costruito delle persone di fianco a me. I miei affetti, e soprattutto i miei nonni. In particolare la mia bisnonna, che ho perso molti anni fa. Ogni volta che ci penso provo un senso di malinconia iniziale… poi però la vedo li, aggredire l’ultimo pezzo di osso( si mangiava anche quello, d’altronde era reduce dai tempi di guerra),e come per magia mi parla dicendo: ” Matteo, sii felice. Io sono con te. Mi vedi? Faro’ sempre parte di te!”
Da questa immagine, ho reso piacevole anche la mia Pasquetta.
Questo era un piccolo esempio per riprendere le tue parole Miriam.
Costruire. Fase 2. Sono sicuro che hai toccato il cuore di tutti noi. E lo hai fatto anche tu, Andrea.
Io oserei dire ri-costruire. Magari da zero. Cominciamo tutti insieme a fare da oggi piccoli passi per cambiare questo nuovo mondo che ci attende a braccia aperte. Malato, stanco, soppresso, o quel che sia.
Ricominciamo, come dice la canzone. Sia come singoli che come collettività.
Chiudo con una piccola parentesi sul ricostruire.. tanto perché mantengo la promessa di provare a portare un po’ di divertimento… ho una domanda:
Ieri sera stavo guardando l’ultimo Mission Impossible con Tom Cruise… ora io dico… qualcuno vuole dire a quell’ uomo che non può continuare a tenersi appeso su una montagna di diecimila metri ? Secondo me stavolta, l’ultima caduta l’ha sentita.
Se penso che io per un allungamento che ho fatto, dopo giorni di sedia e tavolino, devo ancora “ricostruire” il mio povero amico nervo sciatico.
E con questa massima degna di un filosofo d’altri tempi, vi saluto.
Ciao Andrea
Ciao Miriam
Grazie a voi. È un piacere scrivere e leggervi ogni giorno😊