MIRIAM 25 – Caro Andre, oggi sono uscita per andare in farmacia. E questa notizia, che sarebbe una comunicazione stupida e insignificante in altri momenti storici, assume ora un senso tutto nuovo.
Così come ha assunto un senso nuovo il tragitto che ho fatto a piedi, che è lo stesso che faccio da anni, due volte al giorno, per accompagnare i bimbi a scuola e riportarli a casa. Tragitto che ho fatto sempre distrattamente, magari guardando il cellulare, o intenta a parlare con i bimbi, a ripetere le lezioni orali la mattina presto o chiedere loro come è andata a scuola, al rientro. La solita strada, la solita luce di un aprile qualsiasi, il solito sole tiepido, i soliti odori di erba, e asfalto, e il mare che ti aspetta al di là del muretto. Ma stavolta mi sono goduta la strada, ho silenziato il telefono, ho respirato a fondo (mascherina permettendo). Ho guardato tutto attentamente, ho fatto incetta di colori, luci, immagini, profumi. Mi sono riempita la testa di piccoli frammenti di vita.
E, nel tornare verso casa, mi ha trafitto il cuore un senso di dolcissima malinconia, come quando saluti la persona che ami prima di partire per un lungo viaggio, con in mano il biglietto di sola andata.
ANDREA 25 – Io, invece, ho pedalato. Ho dovuto farlo perché mi stavo bloccando oggi: nei pensieri, nei progetti, nei rapporti. Ho pedalato perché avevo bisogno di correre. Per me la corsa è una metafora della vita e quando corro sto bene perché sento di progredire, di farlo velocemente, di aggiungere metri, tappe e conoscenza alla mia strada, e alla mia vita. E così ho percorso 16 km in bicicletta, in salone. Ho messo la borsa sportiva accanto al tappetino, mi sono cambiato, ho indossato gli auricolari e sono salito in sella. Ho acceso la musica e ho chiuso gli occhi, ho rivissuto le mie corse: ho visto il Parco del Valentino a Torino e l’ultima salita di una mezza maratona corsa 3 anni fa. Ho visto il mare di Mentone e il tuffo fatto dopo la corsa col mio amico Gabriele, ho visto il lungomare di Napoli e i 10 km corsi tra la folla di un caldo 26 dicembre di un tempo che non ricordo più. Ho visto il rettilineo del Bosco di Capodimonte e la corsa con mio fratello una mattina di agosto di due anni fa. Ho sentito il fango di Los Roques di un viaggio di dieci anni fa in Venezuela. Ho rivisto le luci di sera del Parco Del Sempione a Milano, in una 5 Km di beneficenza organizzata da alcuni amici. Ho sentito l’asfalto di un pezzo de La Playa di Ipanema a Rio e la voce catanese di Alessandro, durante un Mondiale sfortunato nel 2014. E mentre correvo ascoltavo in loop una canzone di Jovanotti, entrata di diritto, da stasera, nella mia playlist “Running”: W la libertà.
Grazie Miriam e Andrea per tutto quello che ci trasmettete siete bravissimi grazie complimenti
Ciao Miriam, leggo il vostro diario dall’inizio ma oggi sento proprio il bisogno di confidarmi con voi. Stamattina ho assistito a delle scene veramente raccapriccianti e se non mi sfogo in qualche modo esplodo. Premetto che vivo da sola, la mia famiglia è in Abruzzo. Io mi sono trasferita anni fa per studiare e poi ho trovato lavoro altrove. Quindi sto vivendo la mia quarantena da sola. Qualche giorno fa è stato anche il mio compleanno, ma tiro avanti, sono consapevole che le restrizioni sono per il nostro bene…
Stamattina avevo necessità di andare in farmacia per dei farmaci e, come anche la volta precedente, ho deciso di fare anche un po’ di scorta alimentare, in modo da ridurre all’osso le uscite. Prima tappa la farmacia. Mi metto in fila, attendo la mia mezz’ora, ritiro i farmaci e faccio la fatidica domanda “Avete ancora mascherine?”, già sapendo quale sarebbe stata la risposta. Ovviamente negativa. La signora in fila prima di me, però, era uscita con una busta e ben quattro mascherine… Mi metto l’anima in pace, fortunatamente ne ho ancora qualcuna di riserva.
Passo alla fila per il negozio alimentare che si trova di fianco. Altra attesa. Come tutti sapete i due prodotti più richiesti al momento sono il lievito e l’alcool. Io non sono una grande amante della cucina, ma ultimamente, con queste giornate interminabili, sto cominciando a sperimentare qualche ricetta, così ero alla ricerca del lievito nel reparto frigo. Non c’era… Una signora ben vestita si avvicina al commesso che stava sistemando la merce negli scaffali e chiede cortesemente il lievito, io mi associo. Lui va nell’area destinata al personale e torna con due panetti di lievito, uno per lei e uno per me. Arriviamo in cassa, la stessa distinta signora è dopo di me in fila. Chiedo alla cassiera se fosse disponibile una bottiglia di alcool denaturato. Risposta negativa. Proseguo a riporre la mia spesa nel carrellino. La signora in rosso fa la stessa mia domanda ed ecco che il commesso di cui ho parlato prima tira fuori magicamente una bottiglia del tanto sospirato prodotto. Io rimango allibita, chiedo se ce n’è anche per me e mi risponde che era l’ultima. Mi è caduto il mondo sotto i piedi. Mi sono sentita sola più che mai in quel momento e ho desiderato essere a casa con la mia famiglia. Anche questo succede in Italia ai tempi del Coronavirus: ci sono clienti di serie A e di serie B. Mi chiedo cosa avevo io in meno rispetto a quella lì e non trovo ancora risposta. Fortuna che non sono tutti uguali, ho intorno a me vicini fantastici con cui ci scambiamo favori senza chiedere nulla in cambio, ma questa mattinata vi assicuro rimarrà per sempre impressa nei miei ricordi di quarantena.
Ieri sera stavo per raccontare la mia giornata,ma poi ho avuto problemi con il pc e ho staccato.
Ieri, per me, la giornata è iniziata un pò positiva.Mi sono svegliato, ho fatto colazione e poi ho deciso di uscire in cortile e scattare qualche foto. C’era il sole che splendeva e per un attimo mi sono sentito libero. Libero dai lamenti che fanno in casa, dalle discussioni che nascono ogni tanto. Libero dalle notizie in tv, di non sentire sempre le stesse cose.
Poi,sono rientrato in casa e ho iniziato a scattare tutto quello che ho in casa. Oramai si passa il tempo a guardare le serie tv, anche per sentire le solite cose che dicono i genitori. Io dico sempre a loro che non fa bene leggere sempre le solite cose.Si,sono delle informazioni utili.Ma se non ti distrai mai, come fai a sentirti con il cervello in pace e un pò rilassato da tutto questo periodo?
Il pomeriggio, poi, ho pensato al mio migliore amico, a quanto mi manca, a quando mi sento perso senza di lui.Ho deciso di prendere la mia agenda dove di solito scrivo i miei pensieri e ho deciso di dedicare qualche pensiero per lui. Alla fine, è venuta fuori una lettera e mi sono sentito come se parlassi con lui. Poi, ovviamente, l’ho sentito su whatsapp.
La sera, come tutte le sere dal lunedì al venerdì, ho trovato pace a guardare Un Posto Al sole. Sembra strano, ma è così. Quella soap fa parte della mia vita quotidiana da quando ero piccolo e non so come si farà da stasera, che è l’ultima puntata per via di questo maledetto virus.
Vabbè, da Lunedì ci saranno gli episodi di quando ci fu per la prima volta la mia cara e dolce Serena.
Cara Miriam,
Sei un’attrice eccezionale e con una bravura unica.Ad ogni scena,partono degli applausi che neanche immagini.Sei di una dolcezza unica!!
Voglio cogliere l’occasione per farti i miei sinceri complimenti e ringraziarti delle emozioni che dai nel recitare.Grazie anche a tutto il cast di quella bellissima soap!!
Caro Andrea,
Ormai siamo una famiglia virtuale,degli amici virtuali. Voglio fare i complimenti anche a te.Per le storie che racconti. Per le riflessione che dai, come anche Miriam. So che è strano dirlo, ma attraverso questi racconti si capisce della splendida persona che sei anche tu!!
La mia libertà in questo momento di clausura e poterla trascorrere in una casa bella, comoda, con tanti confort, il wi-fi, il mio stereo, Sky, un po’ di lavoro da anticipare, tante piccole passioni da curare. Gli scambi culinari con lasciati sulla porta di casa con mia sorella che abita a 50 metri da me, le video chiamate con il mio nipote, gli aperitivi al Bar Skype con la mia cricca di compari e cummarelle! La libertà di un terrazzo su cui uscire, respirare aria pulita, perdermi con lo sguardo verso il mare, il golfo.
Quelle poche uscite che faccio, le code in fila a distanza di sicurezza e la chiacchiera scambiata con perfetti sconosciuti. Avere queste fortune è la miglior liberà di cui possa godere al momento, aiuta ad affrontare meglio i momenti di down, i brutti pensieri che stanno sempre dietro l’angolo, che vedi anche nello specchio appollaiati sulla spalla pronti ad entrare in funzione.
Questa è al momento la mia libertà.
Buongiorno.
Ieri sera ho letto il blog ma non avevo abbastanza pensieri da poter scrivere. La parola liberta’ io l’accosto alla natura, a quell’ambiente incontaminato in cui animali, piante, fiori possono vivere liberamente senza che la mano dell’uomo fa danni. Stiamo riscontrando in questi giorni che i delfini giocano indisturbati nei nostri mari, i lupi e i cervi che circolano tra le nostre strade senza avere il timore di essere braccati, l’aria e’ piu’ pulita e i mari mai come in questo periodo hanno delle acque spettacolari. Tutto questo fa capire che siamo noi quegli esseri che non meritano di stare su questo pianeta e che con le nostre “manie di grandezza” abbiamo rovinato tutto.
Noi invece siamo liberi ma nello stesso tempo incatenati: liberi da ogni impegno legato alla routine, di poter poltrire, di dormire senza per forza seguire quegli orari che la nostra quotidianita’ ci impone. Ma nel contempo non abbiamo la liberta’ di poter uscire come e quando vogliamo, di passeggiare, di andare al cinema, di andare a mangiare un gelato e i bambini non hanno la liberta’ di poter andare a scuola.
In questa settimana mi sono concessa la liberta’ di poter fare un po’ di attivita’ fisica in casa, di ritagliarmi un piccolo spazio solo mio, cosa che non sono stata mai capace di fare e so per certo che quando si ritornera’ ad una vita un po’ piu’ normale diro’ addio a questo spazio. Come cantava Jarabe De Palo “Dipende da che dipende da che punto guardi il mondo tutto dipende”…la liberta’ adesso puo’ assumere tanti significati diversi dipende dall’ interpretazione che le si da.
Vi auguro una giornata fatta di momenti dolci e sereni.
Buongiorno.
Ieri sera ho letto il blog ma non avevo abbastanza pensieri da poter scrivere. La parola liberta’ io l’accosto alla natura, a quell’ambiente incontaminato in cui animali, piante, fiori possono vivere liberamente senza che la mano dell’uomo fa danni. Stiamo riscontrando in questi giorni che i delfini giocano indisturbati nei nostri mari, i lupi e i cervi che circolano tra le nostre strade senza avere il timore di essere braccati, l’aria e’ piu’ pulita e i mari mai come in questo periodo hanno delle acque spettacolari. Tutto questo fa capire che siamo noi quegli esseri che non meritano di stare su questo pianeta e che con le nostre “manie di grandezza” abbiamo rovinato tutto.
Noi invece siamo liberi ma nello stesso tempo incatenati: liberi da ogni impegno legato alla routine, di poter poltrire, di dormire senza per forza seguire quegli orari che la nostra quotidianita’ ci impone. Ma nel contempo non abbiamo la liberta’ di poter uscire come e quando vogliamo, di passeggiare, di andare al cinema, di andare a mangiare un gelato e i bambini non hanno la liberta’ di poter andare a scuola.
In questa settimana mi sono concessa la liberta’ di poter fare un po’ di attivita’ fisica in casa, di ritagliarmi un piccolo spazio solo mio, cosa che non sono stata mai capace di fare e so per certo che quando si ritornera’ ad una vita un po’ piu’ normale diro’ addio a questo spazio. Come cantava Jarabe De Palo “Dipende da che dipende da che punto guardi il mondo tutto dipende”…la liberta’ adesso puo’ assumere tanti significati diversi dipende dall’ interpretazione che le si da.
Vi auguro una giornata fatta di momenti dolci e sereni.
Grazie Fabio per il pensiero che ci hai dedicato e per le parole di conforto in risposta ai nostri post! I litigi sono passeggeri, ciò che conta è esserci 🙂 Un abbraccio! Giulia
Oggi siete voi a confortare me, che a volte mi sento inadeguato pur facendo e dando sempre il massimo di me stesso, ma a volte non basta, a volte la cosa migliore è lasciare che i figli commettano i loro errori affinchè capiscano, ma io non riesco a starne fuori, cerco sempre e comunque di mettere al loro servizio quella che è la mia esperienza, ma loro lo vedono come un atto di sfiducia nei loro confronti, cosa che è lontanissima dal mio intento. Ma va bene così, la vita è fatta anche di questo, mi ricordo che anche io in un certo periodo, più o meno la loro età, ero in perenne scontro con i miei genitori, mentre oggi che sono genitore anche io, ho capito…
Buona giornata ed un abbraccio a voi. Fabio
Ciao Miriam, ciao Andrea e ciao Blog, anche oggi sono soggetto al moto ondoso ed alle “previsioni del tempo”, ampie schiarite con nuvolosità ad intervalli…
GIORNATA “NI”
Infatti purtroppo, ho avuto l’ennesimo litigio con mia figlia, che è la cosa che mi fa sta male più di tutte, è davvero un mestiere difficile quello di genitore, troppo spesso dare consigli ai figli grandi, diventa motivo di scontro e ne si soffre tantissimo, specialmente perchè si cerca sempre di dare il meglio di noi stessi per il loro bene, e questo a volte non viene capito o mal interpretato.
Poi ho avuto in una chat di persone a cui voglio bene, uno screzio anche piuttosto acceso, per il solito motivo che si butta tutto in politica e si cerca di dare colpa di quanto succede a questo o a quello, come se fosse stato possibile prevedere un evento del genere, e c’è gente che vede sempre e solo tutto nero.
Di contraltare, ci sono state diverse cose di lavoro positive che mi hanno tenuto occupato e tirato un po’ su, dopo oltre 10 giorni di silenzio, ho ripreso i contatti con i clienti e mi sono sembrati decisamente positivi, sono riuscito finalmente a presentare la domanda per i 600 €. per i lavoratori autonomi sul sito dell’inps che era bloccato da due giorni, e poi ho ricevuto con mia grande sorpresa, due chiamate dagli amici della chat che avevo abbandonato nei giorni scorsi, per un alterco dovuto alle solite speculazioni politiche fatte con frasi provocatorie tratte dai titoli dei TG (situazione simile a quella descritta sopra), che in un momento come questo dovrebbero esse messe da parte, e visto che il nervoso mi era passato, e che mi chiedevano di rientrare nel gruppo con una frase che mi ha colpito “la chat senza di te non è più la stessa”, allora mi sono quasi commosso e sono rientrato.
Io ritengo che in un momento come quello che stiamo affrontando ora INSIEME, dove tutti stanno facendo del loro meglio rispettando le regole, e dimostrando grande senso di responsabilità nell’accettare misure così restrittive per il bene comune, sia fondamentale essere uniti e remare tutti dalla stessa parte anziché demonizzare sempre tutto e credere costantemente che ci sia il male dietro ogni cosa.
Poi quando tutto sarà finito, ognuno potrà tornare a sventolare la propria bandiera, se lo vorrà.
Io penso che sia fondamentale far tesoro di questa esperienza, che ci ha unito come popolo in un’unica causa tutti insieme contro un nemico comune, e partire da “quel seme” che ci è stato regalato in questa occasione, per portarlo a dare i suoi frutti, cogliendo questa opportunità unica per cambiare noi stessi e la nostra società, altrimenti avremo perso un’altra grande occasione, forse l’ultima.
Buona serata a tutti voi amici.
Fabio
La mia canzone di oggi è una canzone che forse non c’entra nulla con ciò che ho scritto oggi, o forse tutto.
La cosa che so, è che è bellissima…
Norah Jones – Sunrise
https://youtu.be/fd02pGJx0s0
Grazie, comunque siamo stati figli anche noi e di litigi ne abbiamo fatto con i nostri genitori. Ma la mamma è il papà saranno sempre dei punti fermi. ♥️
Ciao Miriam e ciao Andrea,
come ogni sera ormai eccomi qui puntuale a leggere le vostre giornate ed a raccontarvi la mia.
Oggi è stata una giornata particolare a livello lavorativo, un susseguirsi di situazioni particolari da gestire… quindi terminato l’orario di lavoro ho deciso di concedermi un momento per me. In tempi normali approfittando del bel tempo mi sarei preparato e sarei andato nel centro di Milano a farmi una bella passeggiata, poi una volta stanco del caos mi sarei seduto un po’ nella scalinata di Piazza Sant’Alessandro, un vero e proprio angolo di pace a 200 metri da Piazza Duomo, ma ovviamente questa è rimasta un’utopia. Così ho preparato i popcorn ed ho fatto partire ” La Dea fortuna ” di Ferzan Ozpetek e sarà che amo i suoi film e dunque sono di parte, ma mi è sembrato veramente bello!! ( se vi state chiedendo perché non sono andato al cinema a vederlo è perché ad aspettare che i miei orari di lavoro coincidessero con quelli del mio compagno il film è stato tolto dalla circolazione! Per fortuna poco dopo ci siamo rifatti con “Gli anni più belli” altro capolavoro con una Micaela Ramazzotti strepitosa!! ). Una delle citazioni che più mi ha colpito è stata quella recitata come voce fuori campo nella scena finale: – ” La Dea Fortuna ha un segreto, un trucco magico. Come fai a tenere sempre con te qualcuno a cui vuoi molto bene? Devi guardarlo fisso, rubi la sua immagine, chiudi di scatto gli occhi, li tieni ben chiusi. E lui ti scende fino al cuore e da quel momento quella persona sarà sempre con te”. -. Mi sono emozionato.
Terminato il film ho videochiamato mio fratello ed ho parlato con la luce dei miei occhi, la mia Principessa Grace che ha quasi due anni e quando mi ha sorriso, ho chiuso gli occhi, ho immortalato quell’ istante ed ho avvertito un’ondata d’amore immenso che mi ha pervaso. Ho pensato che amare una persona a noi cara, un luogo o qualcosa che ci fa stare bene ci rende liberi. W la libertà!!
Ah Andrea bellissimo il parco Valentino!! Io resto sempre affascinato dai lampioni innamorati ogni volta che lo visito.
Un abbraccio ad entrambi.
David Bazan
Questa sera ci ho impiegato un po’ per capire cosa scrivere… Mi trovo davanti al bivio dove qualche tempo fa si è trovata Miriam ovvero: racconto come mi sono sentita profondamente o cerco di addolcire la pillola?
Miriam scelse di dire esattamente la verità ed è quello che farò anche io.
Questa sera dentro di me qualche bicchiere si è rotto, nonostante abbia provato a non farlo è successo. Sono sempre stata goffa e tante cose sono andate in pezzi ma oggi nessun gesto maldestro.
Oggi il mio cuore si è stretto un po’ perché non riesco a vedere chiaramente la fine di questo momento difficile… Per la prima in un mese mi sono concessa di piangere e lasciar andare un po’ di dolore che in generale tendo a trattenere perché ho sempre paura di dare fastidio.
Sembra un comportamento sciocco alla mia età, ma quando non mi sento a mio agio trattengo e di solito il primo modo che ho per stemperare la tensione è il pianto.
Vorrei avere una piccola palla di cristallo per osservare cosa succederà davvero e finalmente sapere cosa potrò fare, ma non esiste e quindi dovrò accontentarmi di avere pazienza.
E’ sicuramente il momento peggiore che sto vivendo da che ho memoria ma nonostante tutto una vocina lontana e flebile (ho fatto molta fatica a sentirla e soprattutto ad ascoltarla) oggi mi diceva che la luce c’è anche se non si vede e che il buio non è pauroso perché alla fine dentro al buio c’è esattamente ciò che c’è alla luce, solo è necessario guardare meglio.
Però adesso sono qui davanti al mio computer e ho deciso di condividere con voi questo mio pezzetto di giornata.
Un abbraccio,
Giulia
Piangere non è mai sciocco, è un segno di grande sensibilità. La luce la rivedremo tutti insieme e sarà un momento bellissimo. Forza Giulia
Io praticamente non esco più..massimo per andare a buttare la pattumiera. Oggi ho avuto nuovamente una crisi. Mi sono sentita nuovamente in gabbia. Faccio sempre le stesse cose. Un po’ di lavoro, conferenze skype coi colleghi, qualche pagina di un libro, serie tv e film. E poi di nuovo uguale. Trascino il pc da una stanza all’altra alla ricerca di un po’ di tranquillità. Sfoglio pagine di un libro in cui ritrovo sogni e viaggi che vorrei tanto fare. Una marionetta appesa al mobile della sala. Sta imparando a camminare con me in questa quarantena che dura da più o meno 20 giorni. Scrivo. Ci provo almeno, ma riesco a scrivere solo recensioni di film e spettacoli teatrali. Posto cose sui social per lavoro. La rabbia è molta e sala per la voglia di uscire e la mia casa, che non è piccola, mi sembra sempre più piccola, mi pare che mi stringa attorno, lasciandomi senza respiro. Mia mamma che mi urla di fare questo e quello, anche mentre sono su skype per lavoro. Mio padre è chiuso in studio e fuma, urla al telefono e guai se si entra nella stanza. Alla sera mi godo un po’ di serenità davanti al tv o sul letto con le mie cuffie e il sottofondo di mia sorella che parla al telefono col fidanzato mangiando nutella (si parlano tutto il giorno ma cosa avranno mai da dirsi?). Mi innervosisco per qualsiasi cosa. Mio padre che sbatte i denti quando mangia, mia sorella che mangia nutella sul letto, mia mamma che quando parla sembra sempre ti stia rimproverando per qualcosa. Il nervoso è tanto. Ma non posso sfogarmi. E tutto il nervoso si concentra sullo stomaco. Non digerisco più niente e devo prendere delle gocce per sciogliere la tensione dello stomaco. Non mi sento al sicuro a casa, per niente. Alla mattina non so mai in che Mood sarò.
Oggi ho iniziato a leggere il libro di un amico di cui sto facendo l’editing e adesso sto guardando DOC su RaiUno
Forza Erika, tieni duro. Un abbraccio !
Ciao a tutti!
Io movimento zero, anche perché vivo in 60 metri quadri. L unica cosa che riesco a fare e cercare di passeggiare avanti e indietro, mica le camminate fatte al parco vicino casa mia con la mia cara Daniela.
Anche io spesso in questi giorni penso al mare, a giugno scorso siamo stati una settimana a Juan les pins. Vacanza bellissima, siamo andati anche ad Aix en Provence per visitare i luoghi che hanno dato i natali a Cezanne. Posto indimenticabile, abbiamo visitato anche l’Atelier insieme ai bimbi, a Francesco ho preso la audio guida gli è piaciuto un sacco.
Perché come diceva Peppino Impastato: “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”.
Il mio desiderio è dare questi stimoli ai miei bimbi.
Non permettiamo in questo momento di immobilità che il grigio e l ignoranza prendano il sopravvento.
Buona serata carissimi vi abbraccio ♥️
https://youtu.be/QYEC4TZsy-Y
Sono pienamente d’accordo con te, la nostra rinascita deve partire dalla cultura, dall’arte e dalla bellezza ed il nostro paese è la culla di tutto ciò.