Il diario di oggi lo scrive Mauro. E’ la festa del papà (e ne parleremo nel Diario di Miriam e Andrea stasera), ma il suo buon compleanno virtuale ad una mamma che dista solo un chilometro ieri sera ci ha fatto commuovere e pensare. Forza Mauro presto correremo tutti ad abbracciare i nostri genitori.
(Mauro, Napoli) – Oggi è il compleanno di mia mamma. 69 anni. È una forza mia mamma: recentemente ha subito un’operazione al cuore, è diabetica, pienamente nel range delle persone che più devono temere questo virus, ma ha sempre il sorriso sulle labbra. Stamattina mi ha mandato una foto su WhatsApp con i bignè che ha preparato per festeggiare: voleva offrirne qualcuno anche a noi ed io sono stato veramente tentato di andarle a fare gli auguri. Ma niente, le ho fatto una videochiamata (per fortuna ha uno smartphone) e abbiamo rinviato all’anno prossimo: 70, cifra tonda e festa grande…
Tantissimi auguri alla mamma per iniziare. Poi oggi è anche la festa del papà. Ho perso proprio la cognizione del tempo. Non ho fatto gli auguri a mio papà, non ce li siamo mai fatti del resto. Non andiamo molto d’accordo, non parliamo molto e questa convivenza oggi ha avuto una nota amara. Oggi è stato il suo primo giorno di smart working. Ed oggi si è conclusa la mia prima settimana di reclusione. Insomma una bella giornata da dimentica, cominciata con una bella sclerata questa mattina. Mia mamma mi guardava stralunata mentre urlavo cose da pazza. Non sono una che urla in genere.
Poi ho aiutato mia sorella a fare una torta vegana. è venuta buonissima. Il merito è suo, io ho messo solo le scagliette di cocco sopra la torta. Un compito difficile. Insomma, mi sono impegnata, dai.
Oggi però c’è stato anche un momento di orgoglio personale perché al tgRegione delle 14.00 hanno mandato in onda il piccolo video che abbiamo girato con la voce di Gianni Quillico che interpreta il nostro Pinocchio e sotto le foto delle marionette, scattate da me. Un piccolo momento di notorietà.
ah, dimenticavo. Non so chi ieri mi abbia scritto che il film “The eternal sunshine of the spotless mind” fosse uno dei suoi preferiti, ma oggi ho scritto una specie di recensione-commento al film sul mio blog.
Dai diamanti non nasce niente…un San Giuseppe molto speciale…
In questi giorni di letargo forzato, mentre la natura mostra sinuosa sprazzi di primavera e fa il tiro alla fune con l’inverno – che qualche altro morso ancora affonderà – ci sentiamo forse un po’ soli, inermi, succubi dello scorrere degli eventi e dei numeri del contagio, come se anche nel nostro cuore ci fosse una contesa, un cambio di stagione.
La vita e il “lavoro agile” in casa richiedono una nuova organizzazione, la gioia e l’energia dei piccoli quasi ti travolge, ti ubriaca mentre le dita della mano scorrono sul cellulare per cercare le ultime notizie, per scambiare chat con amici e parenti, per consultare modelli matematici che ti aprano uno spiraglio di speranza.
In questo essere un po’ disorientati, inariditi, in questo “terreno stagnante” – come nella canzone di De Andrè [<>] – esiste la possibilità della fioritura prepotente e rigogliosa di sensazioni positive, di sentimenti forti ed emozionanti, di spiritualità profonde e ricche di speranza.
Il primo richiamo alla vitalità e al positivo arriva dai miei due figli che mi risvegliano spesso dalla angoscia del dato, dalla mania dell’aggiornamento spasmodico. Si, sono loro a richiamarmi all’ordine, all’essere padre e punto di riferimento. La loro voglia di giocare, di muoversi, di correre, di fare “guai” mi richiama al quotidiano e mi da anche uno sguardo al dopo, nell’affetto, nell’educazione e nell’indirizzo dei loro comportamenti. Spostare l’inquadratura dalle paure irrazionali al tappeto dei giochi dei piccoli è un esercizio a volte faticoso, ma che spesso aiuta a saltare l’ostacolo dell’immobilismo rassegnato.
La seconda scintilla scocca nella sfera degli affetti lontani, genitori e fratello, familiari, amici: pensare ai volti delle persone incontrate nel cammino della vita mi apre a sensazioni di gioia e gratitutine. Un po’ sollecitato anche dal suo blog http://www.1000kmrossi.com, ieri, ricordavo con affetto le estati trascorse a Scalea con Andrea e i suoi fratelli, ai tanti momenti condivisi con la loro famiglia.
Non ho sentito malinconia, ma ho rivissuto sensazioni, ho rivisto colori, ho ripercorso strade, ho sentito discorsi fatti sulla sabbia, all’imbrunire, dopo interminabili partite di beach-volley. Tutto ciò mi ha fatto sentire la loro presenza, il loro affetto e mi ha fatto sentire grato di avere amici così!
La terza riscoperta di questi giorni è la spiritualità, il dialogo con Dio, a volte sussurrato, a volte disperatamente gridato, altre mediato dalla preghiera con mia moglie. Ne ho sentito forte l’esigenza, soprattutto nelle ore in cui il sole ci saluta per dare spazio alla notte. E’ un po’ l’affidamento del bambino che si adagia sul seno della madre, l’abbandono, ma anche l’attaccamento alla vita e a ciò che ci nutre nell’intimo, nell’anima, nello spirito.
Oggi è la festa del papà e l’onomastico dei Giuseppe e relative declinazioni, auguri a tutti…
…a mia mamma Pina, mio fratello Giuseppe, a mio papà, ai Giuseppe tutti, ai papà che onorano i loro figli e ai figli che onorano i loro papà!