(Fabio) – Oggi è stata una giornata un pò difficile, cominciata con delle situazioni di gestione di un disaccordo con un cliente che mi muoveva accuse che ritenevo ingiuste, che mi hanno provocato molto dispiacere, accuse alle quali ho ribattuto motivando la mia scelta senza essere capito, come spesso succede perchè le persone tendono a non mettersi mai nei panni degli altri, a pensare solo a se stessi e alle proprie esigenze, soddisfatte le quali per loro non conta altro…
Giornata continuata con la notizia di un cliente che non sta bene e con il quale ho parlato per telefono, ho sentito la paura che lo attangliava, le sue parole erano fioche e con un tono inusuale rispetto al solito, ho cercato di incoraggiarlo, spero sia servito.
Poi purtroppo ho dovuto affrontare addirittura un blocco delle e mail e poi di tutto internet, il che mi ha fatto rendere conto di quanto noi ormai siamo strettamente vincolati alla rete, che è diventata per tutti noi elemento di vitale importanza, io senza non potrei lavorare, fare pagamenti, inviare documenti, fare trattative di lavoro e fissare appuntamenti, ci siamo creati una gabbia senza sbarre, dalla quale ormai non possiamo più uscire, una gabbia che ci ha reso fragili ed indifesi, tanto che basterebbe il click di qualcuno per cancellare intere fette della nostra vita.
E’ terribile vedere che, una cosa essenziale da cui dipende tutto il tuo lavoro, ti viene a mancare all’improvviso, così senza il minimo preavviso, con molte, troppe cose in sospeso da completare, senza le quali rischi anche di far saltare il lavoro di mesi.
E allora in quei momenti ti fai mille domande che ti portano ansia e stress, ti senti nel vuoto ed in un limbo, sai che per alcune trattative sono dei momenti decisivi, sai che anche una sola parola sbagliata o un piccolo ritardo su una risposta può compromettere un contratto del quale tu hai estremo bisogno perchè sei in un momento difficile, ti chiedi se quel cliente ti ha mandato quella comunicazione scritta importante che aspettavi e come fare a rispondergli in tempo o a fargli sapere che tu hai questo problema, che non gli hai risposto solo perchè non puoi e non perchè non vuoi, ti chiedi come rimediare, ti dici, “quasi quasi esco e vado da lui” perchè parlare di persona è sempre meglio, ma sai che è un rischio e che non si può fare.
Mille sono i risvolti di questa paradossale situazione, il fatto di dover restare obbligatoriamente fermi, mi fa sentire un leone in gabbia, io sono estremamente attivo 24h su diversi fronti, non riesco a stare senza fare cose anche in casa, oltre a lavorare a pc e col telefono, non potendo uscire a fare i miei appuntamenti, mi trovo mille altre cose da fare, mi alzo lo stesso presto, perchè devo sentirmo attivo, magari preparo da mangiare, lavo piatti, riordino stanze, controllo le auto, ieri ho preparato anche un video/film bellissimo che ho intitolato “30 anni di noi”, dove ho ricostruito tutta la storia della mia vita con mia moglie ed i miei figli, dalle origini sino ad oggi, scegliendo una sequenza delle foto più significative anno per anno condite da una bella colonna sonora, perchè le cose importanti per me sono queste, la famiglia e la vita ed ogni tanto bisogna fermarsi e guardare indietro, rivivere attimi di gioia e di storia del nostro percorso per capire se “il tuo passaggio” è servito a qualcosa o a qualcuno e quale momento migliore di questo, li ho visti davvero felici di questo mio piccolo regalo, di questo piccolo viaggio nel tempo che gli ho preparato, mi hanno ringraziato ed io ero felice.
Poi quando mi resta del tempo per pensare mi chiedo se tutto questo è proprio quello che voglio, tutto questo stress, questi impegni, tutta questa velocità delle cose che un tempo non c’era e senza la quale si poteva vivere lo stesso (anzi si viveva meglio) e come al solito giungo alla MIA PERSONALE CONCLUSIONE, alla quale ho dato questa definizione: “per fare un passo avanti, bisognerebbe farne 10 indietro”, tornare alle cose semplici, alla natura a valorizzare i rapporti umani e magari ad un lavoro più a misura d’uomo, mi piacerebbe cambiare tutto, ribaltare il tavolo e partire da zero, ma mi rendo conto che è difficile e forse un po’ mi manca il coraggio di farlo.
Buona serata ed un grande abbraccio a tutti voi da Fabio Brama
Ciao a tutti, sono Martina. Ho già scritto 2 volte in questo “diario “virtuale e sono contenta di essere letta. Sono una laureanda di Scienze biologiche alla Federico II (Napoli). Anche questa sera torno a riflettere. Potrà sembrare che le nostre giornate siano tutte uguali. Invece no, anche stando a casa si aggiunge una piccola dose di ricchezza. Ho visto che molti hanno riscoperto la pizza fatta in casa. Bello no? Il preparare l’impasto sporcandosi le mani con acqua e farina. Da quanto tempo non si faceva? Da quanto tempo non si respirava questo profumo? Abbiamo la fortuna di tornare indietro nel tempo rivivendo i racconti dei nostri nonni. Impastando e immaginando i tempi duri di 80 o di 70 anni fa. E adesso, ci teniamo in compagnia scrivendoci subito o vedendoci dietro ad uno schermo. La video chiamata ormai è diventata la nostra “quattro ruote”, che ci porta vicine alle persone che sono distanti da noi. Io l’utilizzo sempre, soprattutto per vedere mio nonno. Io sono napoletana che da poco tempo si è trasferita in provincia di Bolzano. Sono nata e cresciuta in un palazzo, in cui, al primo piano ci sono i miei nonni e al piano superiore c’era la mia casetta. Quindi vedevo i miei nonni sempre. Da quando mi sono trasferita, duro colpo, grazie alla mia quattro ruote, posso vedere mio nonno. Lo definisco “nonno social” perché è così. Ha 86 anni, quindi ha vissuto la guerra, ha vissuto la crisi ma anche la ripresa economica. Prima il telefono o la televisione era considerato un bene prezioso, adesso tutti posseggono almeno un televisore, un pc, un cellulare di alta generazione. Mio nonno si trova nel boom della tecnologia ed è un bene. Lui ha capito ciò che sta succedendo e credo che sia spaventato anche se non lo dice. Ha capito l’importanza di stare lontani ma vicini, così come lo siamo io con la mia famiglia da lui. Perché se siamo ad 860 km lontani da lui, è un bene, non un male. Sicuramente,sarebbe più contento se noi fossimo rimasti lì, però la vita, forse, riserva un qualcosa di grande e noi siamo pronti ad accoglierla. Ho capito che di fronte alle difficoltà non bisogna scoraggiarsi, un esempio sono i numerosi flash mob organizzati. Sant’Agostino diceva “chi canta prega due volte”. Ed è vero. Cantare l’Inno di Mameli è come si invogliasse a dire ad ogni cittadino, non solo “non mollare” ma soprattutto “ti prego, restai a casa”. Allora ascoltiamo questa preghiera,ascoltiamo i consigli che ci vengono dati, non solo per quest’emergenza ma per la vita. Ascoltiamo le persone che sanno un qualcosa in più solo per gustarcela un po’ di più. Buonanotte all’Italia. A domani e alle nuove possibilità.
Concordo, ogni giorno ci si arricchisce di qualcosa di nuovo…. dai un bacio da parte nostra al tuo nonno social, appena lo vedrai su skype ❤️ grazie per la tua giornata, è stato bello leggerla ❤️
Miriam
Ciao Miry….ciao Andrea ….oggi è sabato… oramai ho perso la cognizione del tempo …le preoccupazioni sono sempre costanti nella mia testa ….sto cercando di essere più lucido possibile per affrontare tutto questo ….sono a casa con mia moglie ed il mio Piccolo amore ….mio figlio …. cerco di riempirgli le giornate ma non è semplice …lui è un bambino iper attivo e non è abituato a stare in casa 😰😔Mi sento quasi svuotato da tutta quell’energia che di solito mi accompagna durante le giornate …. adesso però l’unica mia preoccupazione è mia madre (mi è rimasta solo lei ) a settembre è stata operata al cuore (per la terza volta ) una donna già cardiopatica da ben 25 anni ….lei ora ne ha 65 …..è a casa da sola e io per questo sono davvero molto angosciato…ho paura per la sua salute ma soprattutto per il suo stato mentale …. non posso andarla a trovare per tenerla un po’ su di morale …posso solamente sentila per telefono per dirgli che andrà tutto bene !! Ma sento dalla sua voce che c’è qualcosa che non va’ …lei è spaventata a morte e in questo momento di tutto ha bisogno tranne che delle preoccupazioni….. non gli fa bene per niente …non può agitarsi dato che la sua pressione impazzisce ogni giorno senza un vero motivo 😔😔😔 vorrei starle più vicino ed abbracciarla forte a me …..
In questi quasi 20 giorni ho riflettuto molto sulla mia vita…. posso dire di essere stato parecchio egoista …sempre appresso ai miei hobby ….la moto …il pallone …. ecc ecc
Solo adesso capisco veramente che io per vivere e per stare bene ho bisogno solo della mi famiglia….del mio bambino ….ogni giorno lo stringo a me per sentire il suo profumo ….quel profumo che sa’ di vita e di speranza …. senza di lui non potrei mai vivere …mai !!! Lui mi tiene in piedi e mi da’ la forza di lottare tutti i giorni per non fargli mancare nulla !!!e tutto quello che faccio per lui mi sembra più leggero ……non mi pesa …
Spero finisca in Fretta questo incubo perché noi abbiamo bisogno di vivere…noi abbiamo bisogno di amare tutti i giorni per sentirci vivi !!!
Ciao ragazzi ….ciao Miriam ❤️ Vi voglio bene !!!
CRISTIAN di Milano (Cormano)
Ciao Cristian, questo tempo “incantato” ci permette di fare davvero il punto della situazione, di capire cosa amiamo davvero, dove abbiamo sbagliato, cosa dovremo lasciare andare e cosa tenere stretto. Siamo tutti preoccupati per i nostri genitori, so cosa significa lasciarli soli in questo momento. Dille che passerà, e credici anche tu. Passerà, deve passare. Ti abbraccio
❤️
Miriam